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Contemporanea etrusca e Ciò che si vede dell’artista Marco Vallesi a Tarquinia

25 Agosto 2023 - 1 Ottobre 2023

Contemporanea etrusca e Ciò che si vede dell’artista Marco Vallesi a Tarquinia

Contemporanea etrusca e Ciò che si vede

In un percorso espositivo
le creazioni in ceramica dell’artista Marco Vallesi

Dal 25 agosto 2023 al 1 ottobre 2023

Tarquinia (VT)
Marco Vallesi
Marco Vallesi

All’auditorium San Pancrazio s’inaugura la mostra “ciò che si vede è” del ceramista Marco Vallesi

Venerdì 8 settembre, alle 18, al civico 15 di via delle Torri nel centro storico di Tarquinia. L’esposizione promossa dalla Stas con sostegno MiC

Tarquinia (VT), 6 settembre 2023 – Aprirà al pubblico venerdì 8 settembre, alle 18, all’auditorium San Pancrazio, al civico 15 di via delle Torri, nel centro storico di Tarquinia, la mostra del ceramista Marco Vallesi intitolata “ciò che si vede è”. L’esposizione è promossa dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia (Stas), con sostegno del Ministero della Cultura (MiC), e s’inserisce nell’ambito del Premio Città di Tarquinia “Luciano Marziano-Vasco Palombini”, la biennale d’arte che la Stas organizza per valorizzare la produzione ceramica contemporanea, artistica e artigiana, la quale, nella cittadina tirrenica, affonda le sue radici in pratiche antiche, tanto da essere stata a pieno titolo accolta nell’Associazione Italiana Città della Ceramica (AiCC).

La mostra, che fa parte del percorso espositivo inaugurato lo scorso 25 agosto con l’installazione “contemporanea etrusca” nel cortile di palazzo Vitelleschi, omaggio agli Etruschi e alla loro cultura, rappresenta, in un’epoca scandita dalla progressione tecnologica e dall’avvento di una nuova era, quella della “intelligenza artificiale”, in cui ogni campo dello scibile umano sembra destinato ad essere creato e gestito dagli algoritmi, un atto di resistenza contro la superficialità e la banalità dell’omologazione digitale. Con “ciò che si vede” Vallesi tenta perciò di sottrarre all’invasività della “fabbrica dei bisogni”, fondata in massima parte sulla inarrestabile inondazione di suggestive e illusorie immagini diffuse dai media, quella parte di immaginario già catturata dalla virtualità e dall’effimero per restituirla a una valutazione fondata sull’osservazione diretta, non mediata, non condizionata.

La ricerca, il viaggio, l’intreccio infinito tra percorsi fisici ed astratti e le suggestioni date da un paesaggio, quello della Tuscia, rappresentano il piano su cui si tracciano le linee guida di un progetto ancora in itinere. L’idea è quella di costruire una sorta di “grammatica” in grado di fornire una possibile leggibilità a questo linguaggio ceramico-territoriale. L’alfabeto è quello delle molecole; l’ortografia è fatta di dosi, di miscele tra geologia, fisica e chimica; la sintassi è fondata sulle nozioni governate dalla poesia. Sono le pietre, le sabbie, le argille e gli altri materiali, come le ceneri delle essenze locali, reperibili nel variegato territorio della Tuscia le sostanze miscibili, sovrapponibili o complementari a formare nuovi e inusuali impasti e smalti ceramici. Gli oggetti in mostra, come pagine da leggere con leggerezza, poiché scevre di sovrastrutture narrative artificiosamente confezionate, sono presenze testimoniali di una sintesi visiva che intende tenere in bilanciato equilibrio i processi tecnici dai quali si innescano le tonalità, le varianti cromatiche e le texture con l’espressione delle forme su cui si fissano i sudati procedimenti.

Per la mostra, che ha come media partner le riviste “La Ceramica Moderna & Antica” e “D’A, Design e Artigianato, Arti Applicate e Decorative”, è stato pubblicato da Archeoares Edizioni un catalogo dedicato, in cui attraverso parole e immagini è raccontata la genesi dell’esposizione, che sarà visitabile tutti i giorni (ingresso livero) fino a domenica 1° ottobre tutti i giorni dalle 10 alle 12,30 e dalle 17 alle 19, grazie a un accordo di collaborazione con l’Anteas (Associazione Nazionale tutte Età per la Solidarietà), i cui volontari garantiranno l’apertura dell’auditorium San Pancrazio e il servizio di sorveglianza.

Daniele Aiello Belardinelli.


Contemporanea etrusca e Ciò che si vede

In un percorso espositivo
le creazioni in ceramica dell’artista Marco Vallesi

Dal 25 agosto 2023 al 1 ottobre 2023

Tarquinia (VT)
Contemporanea etrusca e Ciò che si vede dell’artista Marco Vallesi a Tarquinia
Contemporanea etrusca e Ciò che si vede dell’artista Marco Vallesi a Tarquinia

Inaugurata al Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia “contemporanea etrusca”
L’installazione del ceramista Marco Vallesi rimarrà in esposizione fino al 1° ottobre. L’iniziativa promossa dalla Stas in collaborazione con il Pact, costituisce un’introduzione alla mostra “ciò che si vede è”, che si aprirà l’8 settembre, alle 18, all’auditorium San Pancrazio

È stata presentata il 25 agosto, nel cortile di palazzo Vitelleschi, sede del Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia, l’installazione del ceramista Marco Vallesi, dal titolo “contemporanea etrusca” che sarà visitabile fino al 1° ottobre negli orari d’apertura del museo.

Promossa dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia (Stas), in collaborazione con il Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia (Pact), l’esposizione introduce la mostra “ciò che si vede è”, che verrà inaugurata l’8 settembre, alle 18, all’auditorium San Pancrazio.

All’iniziativa, aperta dal presidente della Società Tarquiniense d’Arte e Storia Alessandra Sileoni, dal direttore del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia Vincenzo Bellelli e dallo stesso artista, sono intervenuti tanti cittadini e soci della Stas e, soprattutto, molti esponenti della comunità artistica tarquiniese.

“L’installazione richiama e riassume in un unico contesto la presenza imperitura della simbologia e delle fascinazioni di talune, talvolta misteriose, espressioni del popolo etrusco – afferma Vallesi -: il profondo legame con il territorio testimoniato dai materiali utilizzati; la proposta innovativa di un loro nuovo uso nella direzione di un design minimalista contemporaneo; lo stimolo per un’economia del territorio verso il riciclo e il recupero di materiali di risulta o di scarto. L’opera in sé è costituita da tre blocchi di pietre diverse, tufo, nenfro e peperino, nei quali con l’inserimento di “vassoi” in gres ad alta temperatura si riproducono gli intagli a scala presenti in alcuni lastroni litici esposti al piano terra del museo”.

“Vallesi ha saputo meglio di ogni altro artista che vive nella Tuscia perpetuare e rendere prolifico il dialogo millenario tra uomo e ambiente, perseverando in un lavoro che ha portato lo stesso Luciano Marziano a definirlo “inesausto ricercatore”, per il rapporto primario con le risorse naturali di questo territorio – dichiara la presidente Sileoni -. In tale prospettiva, “contemporanea etrusca” rappresenta da un lato la sintesi del lavoro di ricerca svolto finora da Vallesi, dall’altro all’interno dello splendido contesto di palazzo Vitelleschi, sede del Museo Archeologico Nazionale, consente un dialogo diretto tra contemporaneo ed antico, essendo questi pezzi ispirati alle produzioni degli Etruschi di Tarquinia”. “Ricerca e sperimentazione sono le parole chiavi del percorso di Vallesi che, come i migliori modellatori di ceramica, è artista e artigiano – afferma il direttore Bellelli -. Le sue opere nascono da intuizioni e prendono forma attraverso il trattamento sapiente di materie prime e “ingredienti” scelti con cura. Nella ricerca di Vallesi ogni passaggio è eseguito con metodo: la preparazione del lavoro, la selezione dei materiali, la modellazione, la cottura. Da decenni approfondisce il tema “bucchero” e i risultati della sua indagine, oltre che esteticamente interessanti, paiono anche filologicamente ineccepibili”.

Al termine degli interventi, il direttore Bellelli si è prestato a fare da guida, presentando al pubblico presente i reperti litici esposti nella sala dei “lastroni a scala”, a cui l’installazione s’ispira. Un percorso, quello di Vallesi, ben rappresentato da questa personale che si sviluppa nelle due prestigiose sedi di palazzo Vitelleschi e dell’auditorium di San Pancrazio: “contemporanea etrusca” e “ciò che si vede è” godono del sostegno del Ministero della Cultura (MiC) e si inseriscono nell’ambito del Premio Città di Tarquinia “Luciano Marziano-Vasco Palombini”, la biennale d’arte che la Stas organizza per valorizzare la produzione ceramica contemporanea, artistica e artigiana, la quale, a Tarquinia, affonda le sue radici in pratiche antiche, tanto che la cittadina è stata a pieno titolo accolta nell’Associazione Italiana Città della Ceramica (AiCC).

Daniele Aiello Belardinelli


Contemporanea etrusca e Ciò che si vede

In un percorso espositivo
le creazioni in ceramica dell’artista Marco Vallesi

Dal 25 agosto 2023 al 1 ottobre 2023

Tarquinia (VT)
Marco Vallesi
Marco Vallesi

“Contemporanea etrusca” e “Ciò che si vede è“, in un percorso espositivo le creazioni in ceramica dell’artista Marco Vallesi. L’iniziativa è promossa dalla Società Tarquiniense d’Arte e Storia.

“Contemporanea etrusca”, sarà inaugurata il 25 agosto, alle 18, a Palazzo Vitelleschi.
“Ciò che si vede è“ sarà inaugurata l’8 settembre, alle 18, all’auditorium San Pancrazio

Nessun altro artista che vive nella Tuscia ha saputo rendere tanto prolifico il dialogo millenario tra uomo e territorio, come ha fatto Marco Vallesi, le cui opere saranno al centro di una personale promossa dalla Società Tarquiniese d’Arte e Storia (Stas), che si articola su due prestigiose sedi espositive nel centro storico di Tarquinia.

La prima, dal titolo “Contemporanea etrusca”, sarà inaugurata il 25 agosto, alle 18, a Palazzo Vitelleschi, grazie alla preziosa collaborazione con il Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia (PACT), che apre le porte del Museo Archeologico Nazionale per ospitare un’installazione di tre pezzi, con cui l’artista rende omaggio agli Etruschi di Tarquinia, rielaborando in chiave moderna motivi decorativi propri della produzione locale. Rimarrà allestita nel cortile di Palazzo Vitelleschi, fino al domenica 1° ottobre, con gli orari di apertura del museo.

“Contemporanea etrusca” introdurrà la mostra “Ciò che si vede è”, che sarà inaugurata l’8 settembre, alle 18, all’auditorium San PancrazioNell’esposizione, visitabile fino a domenica 1° ottobre tutti i giorni dalle 10 alle 12,30 e dalle 17 alle 19 (ingresso libero), Vallesi esprime il senso più intimo della materia, mettendo a nudo la dimensione scultorea delle forme e le varianti cromatiche degli smalti, con un attento impiego delle luci e delle immagini ad alta definizione, richiamandosi alla Tuscia, al suo territorio variegato e alle sue risorse geomorfologiche.

L’iniziativa, possibile grazie al sostegno del Ministero della Cultura (MiC), s’inserisce nell’ambito del Premio Città di Tarquinia “Luciano Marziano-Vasco Palombini”, la biennale d’arte che la Società Tarquiniense d’Arte e Storia organizza per valorizzare la produzione ceramica contemporanea, artistica e artigiana, che, a Tarquinia, affonda le sue radici in pratiche antiche, tanto da essere stata a pieno titolo accolta nell’Associazione Italiana Città della Ceramica (AiCC). Al premio, infatti, sono associati eventi espostivi volti a promuovere l’immagine dei maggiori artisti della Tuscia. Negli anni passati sono state organizzate le personali di Giovanni Calandrini e Marco Ferri. Ora l’attenzione del sodalizio tarquiniese si è rivolta verso Marco Vallesi, definito dallo stesso Luciano Marziano “inesausto ricercatore”, per il rapporto primario con i materiali di origine geologica, che lo hanno portato a risultati di grande risonanza.

Nato a Tarquinia, dove ancora oggi risiede e lavora nel suo atelier di via Giosuè Carducci, Vallesi ha completato la sua formazione sotto la guida dell’artista cileno Roberto Sebastián Antonio Matta Echaurren, che è vissuto nella città etrusca dai primi anni Settanta fino alla sua scomparsa nel 2002. La familiarità con la terra di Tuscia e l’esperienza maturata nel trattamento delle sue risorse, gli hanno consentito di raggiungere esiti inaspettati, che lo annoverano tra i maggiori protagonisti della produzione artistica in ceramica nel comune tirrenico.

Daniele Aiello Belardinelli.

Dettagli

Inizio:
25 Agosto 2023
Fine:
1 Ottobre 2023
Categorie Evento:
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Luogo

Tarquinia
Tarquinia,Viterbo (VT)+ Google Maps

Altro

Regione
Lazio

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