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Crisalide Forlì Festival

25 Agosto 2023 - 19 Novembre 2023

Crisalide Forlì Festival

CRISALIDE FORLÌ FESTIVAL

Arti performative e filosofia

«Pluralità del sensibile»

 dal 25 agosto al 19 novembre 2023
 trentesima edizione

a cura di Masque Teatro

TEATRO FELIX GUATTARI
(via Orto del fuoco 3 – Forlì)
Sabato 11 e domenica 12 novembre 2023

Masque - Voodoo - ph Lorenzo Crovetto 2
Masque – Voodoo – ph Lorenzo Crovetto 2

 Venerdì 17 novembre
ore 21.00 – Masque Teatro – Voodoo

Sabato 18 novembre
ore 20.00 – Quotidiana.com- I greci, gente seria! Come i danzatori
ore 21.00 -Masque teatro – Voodoo
ore 22.00 – Michele Selva – I corpi del suono

Domenica 19 domenica
ore 18.00 -Teatro Koreja – Cumpanaggiu. Il pane e il resto
ore 19.30 – Rocco Ronchi – Sophrosyne. Chi è il filosofo?

BIGLIETTI IN VENDITA ANCHE ON LINE
https://www.mailticket.it/rassegna-custom/333/crisalide-forl%c3%ac-festival-2023

INFO
www.crisalidefestival.eu

Venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 novembre al Teatro Felix Guattari di Forlì (Via Orto Del Fuoco 3) tre giornate ricche di eventi e spettacoli concludono la 30esima edizione di Crisalide Forlì Festival, il festival di teatro, danza, musica, filosofia, con la direzione artistica di Lorenzo Bazzocchi ed Eleonora Sedioli di Masque Teatro insieme alla studiosa Sara Baranzoni e organizzato dalla Compagnia Masque Teatro, che intende convocare in un luogo definito prassi creative e umane interessanti, favorendo, nel contempo, un loro incontro, nella prospettiva di consentire occasioni di scambio e maturazione. “Pluralità del sensibile” è stato il tema/titolo dell’edizione 2023.

Venerdì 17 (ore 21.00, in replica sabato 18 novembre stessa ora) va in scena VOODOO il nuovo lavoro di Masque Teatro, ipnotico assolo di Eleonora Sedioli con l’ideazione di Lorenzo Bazzocchi. Lo spettacolo descrive lo stato di grazia che l’attore vive nell’affrontare la temibile lotta con l’inconosciuto in sé e nel fuori. Così nelle note di regia: “La necessità di una lucida trance, sembra essere la costante indicazione che ci viene consegnata quando si cerca di decifrare l’ardua lotta che sta alla base del cominciamento. È solo attraverso l’alterazione indotta che si può sperare di essere catapultati nella verità del proprio essere. L’alterazione produce simulacri. A questi ci affidiamo per recuperare le forze necessarie ad imbastire la costruzione di un altro mondo nel quale sopravvivere.”

 Masque teatro nasce nel 1992. Dopo aver dato vita al Ramo Rosso, divenuto ben presto centro del nuovo teatro di ricerca italiano, si trasferiscono nei primi mesi del 2000 negli spazi dell’ex filanda Maiani, ora Teatro Félix Guattari. La forza visionaria del loro teatro si esprime nel complesso dialogo che la compagnia intesse tra il discorso filosofico, la creazione di prodigiose architetture sceniche e il fondamentale ruolo della figura. Alcuni spettacoli hanno aperto una possibilità che identifica non solo una cifra stilistica ma una nuova modalità produttiva ed una innovata relazione con il pubblico. Dal 2012 al 2018 condividono la direzione artistica del teatro Diego Fabbri di Forlì. Dal 2014 curano ed organizzano l’attività della scuola di filosofia Praxis. Dal 2019 sono artefici della stagione di contemporaneo Corpo:Pathos. Nel 1994 danno vita a Crisalide, festival di arti performative e filosofia, quest’anno alla sua trentesima edizione.

 Sabato 18 alle 20.00 I Greci, Gente Seria! Come I Danzatori, intenso confronto dialettico della compagnia Quotidianacom in cui, fra improbabili e maldestri passi di danza, Roberto Scappin e Paola Vannoni declinano e si rimpallano, nel loro abituale registro ironico, che oscilla fra l’ovvio e lo stralunato, le variazioni di un divertente tormentone pseudofilosofico. Lo spettacolo ha vinto il Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti” 2022.

Roberto Scappin e Paola Vannoni fondano nel 2003 a Rimini Quotidianacom. La ricerca di un proprio linguaggio si intreccia al percorso di produzione dei testi. A oggi la compagnia ha prodotto sedici spettacoli, di cui dieci ancora in repertorio. Nel 2019 ha presentato alla Biennale Teatro di Venezia, nella direzione di Antonio Latella, un segmento della propria produzione. Nel 2022 con Titivillus ha pubblicato i testi della seconda Trilogia Tutto è bene quel che finisce.

Alle ore 21.00, replica di Voodoo, la più recente produzione di Masque Teatro. La serata si conclude con un salto nell’universo musicale con il concerto I Corpi Del Suono (ore 22.00): “possibili” corpi del suono in quattro brevi atti/movimenti con la guida del sassofonista Michele Selva.

Michele Selva Concertista e docente, si diploma con il massimo dei voti e si laurea in filosofia con lode. Ha collaborato con fondamentali compositori e autori italiani e internazionali, tra questi ricordiamo S. Bussotti, C. E. Cella, R. Febel, G. Cappelli, A. Guarnieri, L. de Pablo, G. Pape, S. Sciarrino, S. Scodanibbio, E. Sanguineti. Tiene recital, concerti e masterclass presso le più importanti istituzioni in Italia e in Europa, esibendosi in Francia, Spagna, Germania e città come Londra, Copenaghen, Cracovia, Kromeriz, Goteborg, Praga, Sarajevo. È artista rappresentante Selmer Paris.

Domenica 19 il pomeriggio (ore 18.00) vede protagonista la compagnia leccese Teatro Koreja in CUMPANAGGIU – il pane e il resto, scritto da Paolo Pagliani e Salvatore Tramacere, che firma anche la regia. Uno spettacolo sensoriale che vuole rappresentare una filosofia di vita mettendo in scena prodotti tipici salentini, commestibili e non, a partire dal pane, personaggio centrale. Così la compagnia: “Il pane pugliese è di grano duro, plasmato in grosse forme. Per conoscerlo bisogna toccare e assaggiare la sua farina, bere l’acqua con cui è impastato, succhiare il sale che lo insaporisce. Poi entrano in scena i comprimari, il companatico, i cibi che precisano i contorni geografici di un luogo, gli influssi di cui ha goduto, la quantità di creatività che possiedono i suoi abitanti. Pomodori secchi sott’olio, lampascioni, scapece, biscotti africani, vengono assaggiati dagli spettatori assistiti da una mediatrice cultural-gastronomica. L’assaggio segue la modalità della degustazione sensoriale condotta con un linguaggio metaforico che allarga gli orizzonti della percezione. Il dialogo tra il pane pugliese e il suo companatico avviene quindi sia nella bocca che nella mente degli spettatori.”Lo spettacolo è a numero limitato. Prenotazione obbligatoria.

Infine il festival si conclude con un incontro dal titolo Sophrosyne. Chi è il filosofo (ore 19.30), con Rocco Ronchi, docente di filosofia presso l’Università degli Studi di L’Aquila e presso l’Istituto di Ricerca di Psicanalisi Applicata di Milano. Incontro in collaborazione con PRAXIS – Scuola di filosofia. Sophrosyne è tradotto con “temperanza”, “moderazione”. Indica la capacità di esaminare criticamente se stessi e gli altri. In un dialogo “giovanile”, Platone, per bocca di Socrate, si interroga su questa virtù indispensabile per il buon ordinamento della città come per la vita del saggio. Il dialogo, intitolato Carmide, non dà una risposta, ma solleva questioni sulle quali continua ancora oggi a ruotare il pensiero etico e politico.

L’incontro è a ingresso gratuito.

Ciò che Crisalide Forlì Festival fa da 30 anni è promuovere la riflessione e lo scambio tra generazioni artistiche e favorire la visibilità delle giovani formazioni, imponendosi così come luogo di riflessione e di pratiche sceniche e contraddistinguendosi come propulsore di istanze assolutamente originali nel panorama nazionale. Con la presenza costante di studiosi, teorici delle arti performative e filosofi, Crisalide intende portare l’attenzione su come le forme di espressione artistica riescano a pensare, con i modi e i mezzi propri, il loro fare, non tanto, quindi, dar corso ad una riflessione sull’arte, quanto prestare attenzione alla riflessione dell’arte.

La 30esima edizione ha avuto in cartellone più di 30 ospiti in 11 giorni di programmazione, spalmati in 3 mesi e divisi in due parti: dal 25 al 27 agosto nella cornice del Giardino di Gualdo a Meldola (Strada Gualdo-Ribatta 7) e dal 20 ottobre al 19 novembre al Teatro Felix Guattari di Forlì (via Orto del fuoco 3).

Crisalide vive grazie al contributo ed il sostegno di: MiC, Regione Emilia-Romagna, Comune di Forlì, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Romagna Acque Società delle Fonti; con il patrocinio di: Comune di Meldola.

Anna Maria Manera
PEPITApuntoCOM

 


CRISALIDE FORLÌ FESTIVAL

Arti performative e filosofia

«Pluralità del sensibile»

 dal 25 agosto al 19 novembre 2023
 trentesima edizione

a cura di Masque Teatro

TEATRO FELIX GUATTARI
(via Orto del fuoco 3 – Forlì)
Sabato 11 e domenica 12 novembre 2023

I_LL DO, I_LL DO, I_LL DO -ph. Luca Del Pia
I_LL DO, I_LL DO, I_LL DO -ph. Luca Del Pia

 BIGLIETTI IN VENDITA ANCHE ON LINE
https://www.mailticket.it/rassegna-custom/333/crisalide-forl%c3%ac-festival-2023

INFO

www.crisalidefestival.eu

Sabato 11 novembre 2023

  • ore 21.00 – Dewey DellI’ll do, I’ll do, I’ll do
  • ore 22.00 – Francesco Marilungo – Dove lei non è prima nazionale

 Domenica 12 novembre 2023

 Sabato 11 e domenica 12 novembre importanti debutti a Crisalide Forlì Festival, il festival di teatro, danza, musica, filosofia, con la direzione artistica di Lorenzo Bazzocchi ed Eleonora Sedioli di Masque Teatro insieme alla studiosa Sara Baranzoni e organizzato dalla Compagnia Masque Teatro (Teatro Felix Guattari di Forlì in Via Orto Del Fuoco 3).

Sabato 11 alle 22.00 il coreografo Francesco Marilungo, tra i più significativi della scena nazionale, presenta, in prima nazionale, Dove lei non è, interpretato dalle danzatrici Alice Raffaelli e Barbara Novati. Lo spettacolo nasce all’interno di Stuporosa, macro-progetto di ricerca coreografica sul pianto rituale, il pianto senz’anima della lamentatrice, portando il fuoco sulla dicotomia presenza-assenza relativa alla persona cara defunta. Tutti i rituali funebri possono di fatto essere concepiti come una forma di dialogo con l’assente. Un’assenza che è però tale solo sul piano del reale poiché il defunto continua a sopravvivere sotto forma di immagini, di ossessioni, di ricordi cercati o respinti a seconda dello stato d’animo del momento. Egli non c’è più, ma resta accessibile per mezzo del pensiero. Il titolo della performance riprende quello del diario di lutto che Roland Barthes scrisse per due anni dopo la morte della madre. Un diario custode di una quotidianità diversa ora che non c’è più la persona amata; espressione continua e frammentaria di un sentimento lacerante associato al vuoto, alla perdita e che in realtà svela la presenza costante di una persona nonostante la sua morte.

Francesco Marilungo, dopo gli studi in Ingegneria Termo-meccanica e un periodo di ricerca nel settore aerospaziale, volge il suo interesse verso le arti performative formandosi presso l’Atelier di Teatrodanza della Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Come performer lavora per diversi artisti tra cui Enzo Cosimi, Alessandro Sciarroni, Jonathan Burrows/Matteo Forgion, Antonio Marras. Parallelamente all’attività di danzatore intraprende un proprio percorso autoriale alla ricerca di un codice che metta in relazione danza e antropologia. I suoi lavori coreografici nascono da uno studio dettagliato di determinati temi legati all’organizzazione dell’essere umano in contesti socio-culturali specifici, a dinamiche di potere tra individui, a relazioni e rappresentazioni di genere – questi costituiscono lo spunto per costruire il sistema di segni che va a comporre la dimensione spazio-temporale della performance.

Alle ore 21.00 I’ll do, I’ll do, I’ll do, assolo del talentuoso collettivo Dewey Dell con Teodora Castellucci, che mette in scena un sabba, un raduno magico di streghe dietro il quale si intravede un culto estatico dominato da una misteriosa dea notturna – un rito-cerimonia connesso con la fertilità della terra. Se la possessione viene spesso considerata come la visita di una entità divina tra gli esseri umani, l’estasi al contrario è un viaggio di ascesa celeste o di discesa infernale dell’anima umana fuori dal corpo. Da questo concetto di corpo “in spirito”, nasce l’idea di una coreografia che tesse le trame di un sabba immaginato.

 Dewey Dell è una compagnia di danza e performing arts attiva dal 2006 e ora composta da Teodora Castellucci, Agata Castellucci, Vito Matera, e dal musicista Demetrio Castellucci. La ricerca coreografica è costantemente ispirata dalle immagini della storia dell’arte e dai comportamenti del regno animale, nel corso degli ultimi anni si è avvicinata a tematiche antropologiche. Dewey Dell ha prodotto lavori di danza che intersecano forme d’arte diverse, portando avanti altre linee di sperimentazione nell’ambito della performance musicale e del video.

 Domenica 12 (ore 18.00) ancora una prima nazionale con Back Eye Black del talentuoso e innovativo coreografo Aristide Rontini, coprodotto da Masque teatro. In scena Silvia Brazzale, Orlando Izzo e Aristide Rontini. Il lavoro è una riflessione sui modelli prestazionali che la società quotidianamente propone. Così nelle note di regia: “Nell’odierna cultura della sovraesposizione mediatica e dell’apparire i nostri corpi sono diventati sempre più oggetto di immagini da esibire, oggetto di racconti intimistici da consumare senza sosta. Corpi sottoposti allo sguardo curioso e indagatore di osservatori sconosciuti. Corpi che sperimentano la perdita di volume e del pulviscolo vibrazionale che li attraversa. Perdita che si origina nel virtuale e che espande i suoi domini nel reale facendo diventare carne i suoi dispositivi. “Back Eye Black” si pone nel luogo della scena come oggetto utopico per creare paradossi nella visione dello spettatore che sperimenta la vicinanza dei corpi sottratti alla luce diretta del riflettore. Non più corpi ma ombre che perdono gli confini per dispiegare le ali nell’orizzonte aperto dell’infinito”.

Aristide Rontini è performer e coreografo. Si diploma alla Codarts – Rotterdam Dance Academy. Ha lavorato per Simona Bertozzi (It), Michela Lucenti/Balletto Civile (It), Candoco Dance Company (Uk), Alessandro Schiattarella/BewegGrund (Ch), Teatro Della Tosse (It), Angelica Liddell (Sp), Carl Olof Berg/Spinn (Sv), Vahan Badalyan (Armenia) e Diego Tortelli/Aterballetto (It). Come coreografo presenta i lavori “It moves me”, “Giovane Notturno”, “Talitha Kumi”, “Alexis” e “Alexis 2.0”, “Lampyris Noctiluca”,”LOJ”.

A seguire (ore 19.00) Ateliersi presenta Il linguaggio degli oggetti di e con Fiorenza Menni e Andrea Mochi Sismondi, esperienza immaginativa a partire dalla scrittura di Daniele Del Giudice sul valore simbolico degli oggetti.“Gli oggetti del nuovo secolo”, scrive Del Giudice, “sono “gli oggetti del comunicare, sempre più piccoli, sempre più portatili, quasi annunciassero un’imminenza di telepatia globale, […] prima che tutto si ritragga e si svolga solo nella mente e nel cuore”. È una riflessione che lo scrittore esplicita a partire da un’opera installativa che realizza per la Triennale di Milano, disponendo all’interno di una grande teca alcuni oggetti che assumono un forte valore simbolico nel passaggio tra XX e XXI secolo. Menni e Mochi Sismondi si immergono nella relazione poetica che lo scrittore instaura con gli elementi del reale e costruiscono un’opera incentrata su quelle forme descrittive che danno conto del fatto “che tra osservatore e cosa osservata c’è indistinguibilità e reversibilità”.

 Ateliersi, riconosciuto per una scrittura scenica che trasfigura i dati del reale attraverso la loro ricomposizione poetica e musicale, Ateliersi opera nell’ambito delle arti performative e teatrali occupandosi di creazione artistica e della cura della programmazione culturale dell’Atelier Sì a Bologna. La creazione di Ateliersi si compone di opere teatrali con drammaturgia originale e interventi artistici in cui il gesto performativo entra in dialogo organico con l’antropologia, la letteratura, la produzione musicale e le arti visive per favorire una comunicazione del pensiero capace di intercettare inquietudini e prospettive che coagulano senso intorno ai sovvertimenti che si manifestano nel mondo.

Ciò che Crisalide Forlì Festival fa da 30 anni è promuovere la riflessione e lo scambio tra generazioni artistiche e favorire la visibilità delle giovani formazioni, imponendosi così come luogo di riflessione e di pratiche sceniche e contraddistinguendosi come propulsore di istanze assolutamente originali nel panorama nazionale. Con la presenza costante di studiosi, teorici delle arti performative e filosofi, Crisalide intende portare l’attenzione su come le forme di espressione artistica riescano a pensare, con i modi e i mezzi propri, il loro fare, non tanto, quindi, dar corso ad una riflessione sull’arte, quanto prestare attenzione alla riflessione dell’arte.

Per la 30-esima edizione più di 30 gli ospiti in 11 giorni di programmazione, spalmati in 3 mesi e divisi in due parti: dal 25 al 27 agosto nella cornice del Giardino di Gualdo a Meldola (Strada Gualdo-Ribatta 7) e dal 20 ottobre al 19 novembre al Teatro Felix Guattari di Forlì (via Orto del fuoco 3).

Crisalide vive grazie al contributo ed il sostegno di: MiC, Regione Emilia-Romagna, Comune di Forlì, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Romagna Acque Società delle Fonti; con il patrocinio di: Comune di Meldola.

Masque teatro nasce nel 1992. La forza visionaria del loro teatro si esprime nel complesso dialogo che la compagnia sviluppa tra il discorso filosofico, la creazione di prodigiose architetture sceniche e il fondamentale ruolo della figura. Alcuni spettacoli hanno aperto una possibilità che identifica non solo una cifra stilistica, ma una nuova modalità produttiva ed una innovata relazione con il pubblico. Dal 2012 al 2018 condividono la direzione artistica del teatro Diego Fabbri di Forlì. Nel 2014 insieme ai filosofi Rocco Ronchi e Carlo Sini danno vita a Praxis. Scuola di filosofia. Dal 1994 sono ideatori e organizzatori del festival Crisalide.

Anna Maria Manera
PEPITApuntoCOM


CRISALIDE FORLÌ FESTIVAL

Arti performative e filosofia
«Pluralità del sensibile»

 dal 25 agosto al 19 novembre 2023

 trentesima edizione
a cura di Masque Teatro

TEATRO FELIX GUATTARI
(via Orto del fuoco 3 – Forlì)

Seconda parte

20 ottobre – 19 novembre 2023

 BIGLIETTI IN VENDITA ANCHE ON LINE
https://www.mailticket.it/rassegna-custom/333/crisalide-forl%c3%ac-festival-2023

Martedì 31 ottobre 2023

ore 21.00 – Motus – Of The Nightingale I Envy The Fate ~ teatro
ore 22 Silvia M aglioni & Graeme Thomson – UIQ: A Space Oddity ~ lettura performance

 INFO
www.crisalidefestival.eu

Martedì 31 ottobre 2023 prosegue con ritmo intenso la 30esima edizione di Crisalide Forlì Festival, il festival di teatro, danza, musica, filosofia, con la direzione artistica di Lorenzo Bazzocchi ed Eleonora Sedioli di Masque Teatro insieme alla studiosa Sara Baranzoni e l’organizzazione di Masque Teatro, ospitata al Teatro Felix Guattari di Forlì (Via Orto Del Fuoco 3).

Alle 21,00 la giovanissima coreografa e danzatrice Stefania Tansini, Premio UBU 2022 come miglior performer Under 35, torna a Crisalide come interprete dell’ultima creazione dei Motus, OF THE NIGHTINGALE I ENVY THE FATE (Dell’usignolo invidio la sorte), ideato e diretto da Daniela Niccolò ed Enrico Casagrande.

La compagnia riminese mette in scena un rito sciamanico in cui si fondono la stereotipica fragilità femminile e il suo spirito di vendetta infuocato; lo spettacolo è una “performance-grido”, che indaga la figura di Cassandra-presente nella cultura occidentale da Omero a Christa Wolf-, la profetessa di sciagure che invidia la sorte lieta dell’usignolo. Cassandra è rievocata dal corpo-voce di Stefania Tansini nei momenti che precedono la sua ingiusta uccisione come schiava/adultera e straniera.

Motus nasce a Rimini nel 1991 da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, producendo sin dalla fondazione spettacoli capaci di raccontare le più aspre contraddizioni del presente. Il lavoro della compagnia, fatto di teatro, performance, installazioni, seminari e laboratori viene presentato in Europa e in tutto il mondo. I registi della compagnia sono stati direttori artistici del pandemico cinquantenario di Santarcangelo Festival e curano Supernova, rassegna di arte performativa contemporanea a Rimini.

A seguire, alle 22.00 UIQ: A SPACE ODDITY (remix) degli artisti e cineasti Silvia Maglioni & Graeme Thomson, che remixano per la prima volta in Italia la loro lecture-performance, un viaggio multiforme nell’Universo Infra-quark di Félix Guattari

UIQ è una particella infinitamente piccola proveniente da un ceppo mutante di cianobatteri che, entrando in contatto con un gruppo di squatter (naufraghi di una nuova catastrofe cosmica), riesce a creare profonde perturbazioni negli assemblaggi macchinici degli umani. Anticipazione visionaria dell’infosfera e della sua ubiquità molecolare, sospeso tra cyberpunk e cinema sperimentale, il film mai realizzato di Guattari immagina nuovi orizzonti per una fantascienza politica e irriverente, poetica e spettacolare. Attraverso documenti di archivio, filmati e suggestioni sonore, UIQ riemerge ancora una volta, rivelando il suo tempo aionico e il potenziale infinito del suo unmaking. Un manifesto per un cinema che manca: il cinema dell’Infra-quark.

Silvia Maglioni & Graeme Thomson sono cineasti e artisti transdisciplinari. La loro pratica spazia attraverso una molteplicità di forme: film, pubblicazioni, installazioni, lecture-performance, programmi radiofonici, tecnologie vernacolari. Sono autori, tra gli altri, dei lungometraggi Facs of Life, In Search of UIQ e Common Birds. Dalla scoperta di UIQ, hanno creato nel corso degli anni manifestazioni parallele dell’Universo Infra-quark che riflettono pratiche quali l’ecosofia, le visioni collettive, l’inoperosità, le narrazioni speculative, il cinema potenziale e il reincanto.

Ciò che Crisalide Forlì Festival fa da 30 anni è promuovere la riflessione e lo scambio tra generazioni artistiche e favorire la visibilità delle giovani formazioni, imponendosi così come luogo di riflessione e di pratiche sceniche e contraddistinguendosi come propulsore di istanze assolutamente originali nel panorama nazionale. Con la presenza costante di studiosi, teorici delle arti performative e filosofi, Crisalide intende portare l’attenzione su come le forme di espressione artistica riescano a pensare, con i modi e i mezzi propri, il loro fare, non tanto, quindi, dar corso ad una riflessione sull’arte, quanto prestare attenzione alla riflessione dell’arte.

Per la 30esima edizione più di 30 gli ospiti in 11 giorni di programmazione, spalmati in 3 mesi e divisi in due parti: dal 25 al 27 agosto nella cornice del Giardino di Gualdo a Meldola (Strada Gualdo-Ribatta 7) e dal 20 ottobre al 19 novembre al Teatro Felix Guattari di Forlì (via Orto del fuoco 3).

Crisalide vive grazie al contributo ed il sostegno di: MiC, Regione Emilia-Romagna, Comune di Forlì, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Romagna Acque Società delle Fonti; con il patrocinio di: Comune di Meldola.

Masque teatro nasce nel 1992. La forza visionaria del loro teatro si esprime nel complesso dialogo che la compagnia sviluppa tra il discorso filosofico, la creazione di prodigiose architetture sceniche e il fondamentale ruolo della figura. Alcuni spettacoli hanno aperto una possibilità che identifica non solo una cifra stilistica, ma una nuova modalità produttiva ed una innovata relazione con il pubblico. Dal 2012 al 2018 condividono la direzione artistica del teatro Diego Fabbri di Forlì. Nel 2014 insieme ai filosofi Rocco Ronchi e Carlo Sini danno vita a Praxis. Scuola di filosofia. Dal 1994 sono ideatori e organizzatori del festival Crisalide.

Anna Maria Manera
PEPITApuntoCOM

 


CRISALIDE FORLÌ FESTIVAL

Arti performative e filosofia
«Pluralità del sensibile»

 trentesima edizione

a cura di Masque teatro

TEATRO FELIX GUATTARI (via Orto del fuoco 3 – Forlì)
GIARDINO DI GUALDO (Strada Gualdo-Ribatta 7 – Meldola)

dal 25 agosto al 19 novembre 2023

Dal 25 agosto al 19 novembre a Forlì riflettori puntati sulle arti performative con la 30esima edizione di Crisalide Forlì Festival, il festival di teatro, danza, musica, filosofia, con la direzione artistica di Lorenzo Bazzocchi ed Eleonora Sedioli di Masque Teatro insieme alla studiosa Sara Baranzoni e organizzato dalla Compagnia Masque Teatro, che intende convocare in un luogo definito prassi creative e umane interessanti, favorendo, nel contempo, un loro incontro, nella prospettiva di consentire occasioni di scambio e maturazione.

 Ciò che Crisalide fa da 30 anni è promuovere la riflessione e lo scambio tra generazioni artistiche e favorire la visibilità delle giovani formazioni, imponendosi così come luogo di riflessione e di pratiche sceniche e contraddistinguendosi come propulsore di istanze assolutamente originali nel panorama nazionale. Con la presenza costante di studiosi, teorici delle arti performative e filosofi, Crisalide intende portare l’attenzione su come le forme di espressione artistica riescano a pensare, con i modi e i mezzi propri, il loro fare, non tanto, quindi, dar corso ad una riflessione sull’arte, quanto prestare attenzione alla riflessione dell’arte. Tema dell’edizione 2023 è “Pluralità del sensibile”.

Più di 30 ospiti in 11 giorni di programmazione spalmati in 3 mesi e divisi in due parti: dal 25 al 27 agosto nella cornice del Giardino di Gualdo a Meldola (Strada Gualdo-Ribatta 7) e dal 20 ottobre al 19 novembre al Teatro Felix Guattari di Forlì (via Orto del fuoco 3).

Tanti i debutti in questa 30esima edizione, tra cui nella parte estiva quelli di: VIVARIUM, nuova creazione di Masque teatro, lacerante affresco del disorientamento che pervade colei che partendo dal nulla “osa” portare sulla scena del mondo una nuova forma di vita (25 agosto) e di PARADISO del Gruppo nanou, progetto finalista ai premi UBU 2022 come miglior spettacolo di danza e come migliore scenografia, nato dalla collaborazione con l’artista visivo Alfredo Pirri e il musicista Bruno Dorella, che si misura per la prima volta con lo spazio aperto, creando un evento speciale e unico per Crisalide (25 agosto).

Debutti anche nella parte autunnale del festival con BACK EYE BLACK di Aristide Rontini – coprodotto da Crisalide-,  riflessione sui modelli prestazionali che la società quotidianamente propone attraverso una pratica corporea che coltiva la qualità volumetrica interna per aprire i corpi a inattese esigenze e immaginare rapporti utopici e ulteriori con lo spazio della scena e del mondo (12 novembre) e DOVE LEI NON È del coreografo Francesco Marilungo, spettacolo che nasce all’interno di Stuporosa, macro-progetto di ricerca coreografica sul pianto rituale, il pianto senz’anima della lamentatrice, portando il fuoco sulla dicotomia presenza-assenza relativa alla persona cara defunta (11 novembre).

Il ricco e variegato cartellone della trentesima edizione vede anche il nuovo lavoro di ricerca del coreografo trevisano Marco D’Agostin – Premio UBU 2018 come Miglior Performer Under35, GLI ANNI, un racconto biografico generazionale affidato al talento della danzatrice Marta Ciappina – interprete unica per itinerario artistico e peculiarità tecniche nel panorama della danza italiana – che invita gli spettatori a giocare con la propria memoria (20 ottobre); PASODOBLE della dancemaker Cristina Kristal Rizzo, tra i fondatori dello storico collettivo Kinkaleri, che torna a Crisalide con un progetto di forte intensità, una riflessione sull’atto del toccare post-lockdown (21 ottobre). Altro felice ritorno è quello di Stefania Tansini, giovanissima coreografa e danzatrice, Premio UBU 2022 come miglior performer Under 35, in doppia veste: come autrice e performer de L’OMBELICO DEI LIMBI, un’azione per spazi non teatrali nella quale il corpo si immerge in un ambiente reale già esistente (27 agosto) e come interprete dell’ultima creazione della compagnia riminese Motus in OF THE NIGHTINGALE I ENVY THE FATE (Dell’usignolo invidio la sorte) (31 ottobre).

 In programma anche: il delicato lavoro di ricerca del performer, coreografo e creatore transdisciplinare bolognese Carlo Massari, METAMORPHOSIS; che indaga il sottile confine tra uomo e bestia, un’indagine sulle trasformazioni, sul cambiamento, l’alterazione fisica e spirituale dell’essere (25 agosto); I’LL DO, I’LL DO, I’LL DO, assolo del collettivo Dewey Dell con Teodora Castellucci, che mette in scena un sabba, un raduno magico di streghe dietro il quale si intravede un culto estatico dominato da una misteriosa dea notturna – un rito-cerimonia connesso con la fertilità della terra (11 novembre); Alfabeto Apocalittico con cui Giacomo Piermatti e Roberto Magnani si confrontano con il lavoro del grande Edoardo Sanguineti, condividendo con il poeta genovese lo spirito ludico che sottende l’opera, guidati solo dal divertimento di poter giocare con le parole e i suoni (25 agosto); il progetto Demoni – Frammenti di Alessandra Crocco e Alessandro Miele di Ultimi Fuochi Teatro che propongono Frammento 1 – Marija e Frammento 3 – Stavrogin. due performance dense, irriducibili, dirette, intime che conducono lo spettatore al cuore di un avvenimento sotto la guida del grande Dostoevskij (25 e 26 agosto); Charta, descrizione personalissima dell’incognita della paternità, ultimo tassello di una trilogia sul tema della “condizione umana” di e con Bernardo Casertano (21 ottobre); BRAVE di Città di Ebla, indagine approfondita sulla relazione, sul supporto vicendevole, sull’accettazione di limiti invalicabili, pur tendendo al loro superamento, con la coreografia di Paola Bianchi, che la vede in scena insieme a Valentina Bravetti (22 ottobre) e Apocatastasi di Teatro Akropolis, che mette in scena l’impossibilità del corpo appunto di affermarsi al di là della propria esistenza effimera (22 ottobre). E ancora il laboratorio LOW UNDER CONSTRUCTION di Francesca Proia che invita a sperimentare la lentezza per rifinire la percezione e scoprire così gradi di porosità dimenticati del corpo attraverso le tecniche dello yoga (27 agosto).

In cartellone anche: I Greci, Gente Seria! Come I Danzatori, confronto dialettico della compagnia Quotidiana.com in cui, fra improbabili e maldestri passi di danza, Roberto Scappin e Paola Vannoni declinano e si rimpallano, nel loro abituale registro ironico, che oscilla fra l’ovvio e lo stralunato, le variazioni di un divertente tormentone pseudofilosofico – lo spettacolo ha vinto il Premio Tuttoteatro.com alle arti sceniche “Dante Cappelletti” 2022 – (18 novembre); CUMPANAGGIU – il pane e il resto della compagnia leccese Teatro Koreja, che vuole rappresentare una filosofia di vita mettendo in scena i prodotti tipici salentini, commestibili e non, a partire dal pane, personaggio centrale (19 novembre); UIQ: A SPACE ODDITY (remix) degli artisti e cineasti Silvia Maglioni & Graeme Thomson, che remixano per la prima volta in Italia la loro lecture-performance, un viaggio multiforme nell’Universo Infra-quark di Félix Guattari (31 ottobre). Significativa l’installazione- performance della compagnia Laminarie E’ tutto qui, di e con Febo Del Zozzo, che ruota attorno a una scritta luminosa: “Il teatro valorizza gli imprevisti” (21 ottobre).

Un salto nell’universo musicale con Percussion del musicista cesenate Enrico Malatesta, che porta la sua personale ricerca sugli strumenti a percussione e le loro superfici in un contesto ambientale complesso e vitale come quello del fiume Ronco e attraverso la performance sonora conduce il pubblico in una relazione di ascolto con il territorio fluviale (27 agosto) e con il concerto I Corpi Del Suono,  “possibili” corpi del suono in quattro brevi atti/movimenti con la guida del musicista Michele Selva.

Ed Infine, un’esperienza immaginativa a partire dalla scrittura di Daniele Del Giudice sul valore simbolico degli oggetti, nel passaggio tra XX e XXI secolo è proposta da Ateliersi con Il linguaggio degli oggetti ( 12 novembre).

Per il terzo anno consecutivo torna Fuorilogos, progetto condotto e curato da Paolo Vignola e Sara Baranzoni, che quest’anno ospita la studiosa Federica Timeto. Uno spazio interstiziale del pensiero che in questa edizione prova a estendere il suo solito pensare in dialoghi e in trialoghi, costruendo lunghi momenti di scambio intensivo con gli ospiti invitati e offrendone una restituzione pubblica (26 e 27 agosto).

 Crisalide vive grazie al contributo ed il sostegno di: MiC, Regione Emilia-Romagna, Comune di Forlì, Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Romagna Acque Società delle Fonti; con il patrocinio di: Comune di Meldola; in dialogo con: Area Sismica, Città di Ebla, Forlì.Soglie.

Masque teatro nasce nel 1992. La forza visionaria del loro teatro si esprime nel complesso dialogo che la compagnia sviluppa tra il discorso filosofico, la creazione di prodigiose architetture sceniche e il fondamentale ruolo della figura. Alcuni spettacoli hanno aperto una possibilità che identifica non solo una cifra stilistica, ma una nuova modalità produttiva ed una innovata relazione con il pubblico. Nel 2014 insieme ai filosofi Rocco Ronchi e Carlo Sini danno vita a Praxis. Scuola di filosofia. Dal 1994 sono ideatori e organizzatori del festival Crisalide.

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Per informazioni:
Masque teatro / 393.9707741
masque@masque.it
www.crisalidefestival.eu

UFFICIO STAMPA
Anna Maria Manera
PEPITApuntoCOM

 

Dettagli

Inizio:
25 Agosto 2023
Fine:
19 Novembre 2023
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Sito web:
http://www.crisalidefestival.eu/

Luogo

Forlì
Forlì,Forlì-Cesena (FC)