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Lucy, Festival di Arti Performative

2 Dicembre 2022 - 8 Dicembre 2022

LUCY

Festival di arti performative

e linguaggi della scena technologically oriented

Un progetto di Sblocco5

dal 2 all’8 dicembre 2022

Teatro Testori di Forlì – via Vespucci 13
DAMSLab di BolognaPiazzetta P.P. Pasolini 5b

direzione artistica: Ivonne Capece, Micol Vighi
con il contributo di Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna

Patrocinio Comune di Forlì,
Dipartimento delle Arti Università di Bologna

in partnership con Elsinor Centro di Produzione Teatrale/Teatro Giovanni Testori

Giovedì 8 dicembre 2022

Giovedì 8 dicembre 2022 ultima e intensa giornata per l’edizione zero di LUCY |Festival di arti performative e linguaggi della scena contemporanea technologically oriented, ideato dalla Compagnia Sblocco 5, che si conclude sul palcoscenico del Teatro Testori di Forlì.

La serata si apre (ore 19.30) con Mirage/Forse una città. Installazione, performance vocale di Collettivo ADA (vincitore premio Pim-Off 2020 per il Teatro Contemporaneo e vincitore di LMDP – Festival Internazionale di Teatro Arte e Nuove Tecnologie di Kyber Teatro 2022), che presenta una pillola del suo nuovo progetto (che sarà ospite di Lucy Festival 2023), una performance multimediale divisa in tre moduli indipendenti, tre percezioni urbane deformate, tre miraggi sul tema della città.

Alle ore 20.30 è in scena Dux Pink, spettacolo della Compagnia Sblocco5, regia e interpretazione Ivonne Capece, video e montaggio di Ivonne Capece e di Micol Vighi, con il contributo di Regione Emilia Romagna. Monologo con interazione video su 4 donne del fascismo: Clara Petacci, Edda Ciano, Margherita Sarfatti e Rachele Guidi, a 100 anni esatti dalla Marcia su Roma, per riattraversare un momento cruciale della storia italiana in una lente total pink, fuori dagli stereotipi di genere. Un monologo provocatorio che evoca l’utilità di ricollocare le donne al fianco degli uomini nella narrazione dei grandi eventi storici, per raccontare la Storia fuori dagli stereotipi di genere. A 100 anni esatti dalla marcia su Roma conviene tornare con la mente alla cattiva coscienza degli italiani, al nostro culto e feticismo del Grande Capo con le Corna. Un centenario al contrario (quello che non avremmo voluto festeggiare) per guardare indietro con una lente total-pink. Così lo spettacolo nelle note di regia di Ivonne Capece: Non tutti si aspettano che il machismo fascista oltre che nero fosse “rosa”. Una schiera di donne d’eccezione contribuirono alla costruzione del mito di Mussolini. Margherita Sarfatti, amante ebrea e finanziatrice, a suo dire fondamentale per la marcia su Roma e i primi 10 anni del regime; Edda Ciano, la figlia, chiamata “La Madre dell’Asse Roma-Berlino”, innamorata della Germania, che contribuì all’avvicinamento dell’Italia tra le due nazioni, e poi fu sospettata di essere coinvolta con il marito Galeazzo nella congiura per l’eliminazione di suo padre (da lei sempre smentita); Clara Petacci, l’ultima donna, che non fu solo una ragazza innamorata dell’uomo sbagliato, ma la sua consigliera antisemita durante gli anni della Repubblica Sociale e figlia di un clan di arrivisti; Rachele Mussolini, la moglie o la “sopravvissuta”, ossessionata dalle sedute spiritiche, personaggio secondario finché il marito fu vivo ma onnipresente nelle TV e rotocalchi del dopoguerra, secondo alcuni parte di quel fenomeno che portò alla costruzione di un’ Italia del “perdono”, che sminuì le colpe del regime e alleggerì per gli italiani il proprio passato da fascisti. Conoscere dove sia il confine tra verità storica e deformazioni a posteriori è compito arduo e neanche voluto. 4 donne: non per raccontarne la biografia ma per farne provocatori simboli degli attraversamenti emotivi e contraddittori di una nazione intera.

A seguire (ore 22.00) Party del corpo Vol. 2: video-performance di Massimiliano Briarava a partire dalle Metamorfosi di Ovidio, performer e riprese degli studenti dell’Istituto Salvemini. Con il contributo di MIUR – Piano Triennale delle art e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna – INS (Insieme nella scuola), Vincitore del Premio Vignali 2021 (Fondazione Modena Arti Visive), Vincitore del Premio Luca de Nigris 2022 (Cineteca di Bologna).

Si prosegue con (ore 22.15) Talk di chiusura festival condotto da Michele Pascarella, critico e studioso di teatro, danza e arti visive, con gli artisti: Massimiliano Briarava per il progetto Party del Corpo Vol.3 e sul rapporto tra nuove tecnologie e nuove generazioni; Federico Bellini, dramaturg di fama internazionale sul ruolo delle nuove scritture per la scena in tempi di contaminazioni tecnologiche e sul progetto con gli allievi dell’Alta Formazione CROSS 2023 per la realizzazione di un esperimento drammaturgico che verrà ospitato in Lucy Festival 2023; Pasquale Passaretti su Forse una città e Twittering Machine, vincitore Premio PimOff 2020 per il teatro contemporaneo, e Ivonne Capece, direttrice del Lucy Festival sugli sviluppi futuri del festival.

Saluti finali e appuntamento per la prossima edizione di LUCY FESTIVAL.

LUCY è un festival multidisciplinare, che coinvolge il pubblico nella scoperta delle nuove frontiere del contemporaneo, attraverso la molteplicità tecnologica dei linguaggi espressivi e della loro innovazione, per favorire la contaminazione tra cultura umanistica e sapere scientifico. Lucy è un festival che si può definire diffuso perché mette in comunicazione due città dell’Emilia-Romagna. Forlì e Bologna, diversissime per storia, cultura e rapporto tra arte comunità e città, si uniscono per creare un ponte culturale che generi reti, interconnessioni, innovazioni, dialoghi: contaminazioni di pensiero, pubblico, artisti, scienziati, e idee.

Il Festival ha: il contributo di Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna, il Patrocinio Comune di Bologna e Comune di Forlì, Dipartimento delle Arti Università di Bologna; in partnership con Elsinor Centro di Produzione Teatrale / Teatro Giovanni Testori; in collaborazione con: Play-On new storytelling with immersive technologies, DAMSLab La Soffitta, DAR, Altre Velocità, CROSS Alta Formazione autori/attori, C&C Company, Anfibia, Art Factory International, Leggere Strutture Factory, ITCS Gaetano Salvemini Casalecchio di Reno, Museo di Palazzo Poggi Bologna, Fondazione Gualandi a favore dei sordi.

Così il Festival nelle parole di Sblocco 5: Il nome del Festival si ispira a Lucy, la madre dell’umanità, l’ultima generatrice comune di umani e scimpanzé, un anello di congiunzione tra ciò che siamo stati e ciò che potremmo essere. L’obiettivo del festival è proprio quello di tracciare un’indagine sulla storia della psicologia umana dall’alba dell’umanità attraverso performance sonore, experience, spettacoli di teatro e danza ad alto impatto immersivo, incursioni nell’arte visiva, conferenze e workshop che mischieranno ricordi arcaici, passato storico e futuro mitico, attraverso il propagarsi dell’uso della tecnologia, per indagare l’impatto che l’essere umano ha sul mondo e sulla sua specie.

Emblematica l’immagine-logo scelta per questa edizione zero, che raffigura i piedi di Lucy, la prima donna e l’impronta digitale insanguinata, con un QRCode tatuato su una gamba (che se scansionato porta ai contenuti del festival). Un QRCode che dalla pandemia in poi è diventato fondamentale per indicare se siamo sani o contagiosi. Per questo accanto ai piedi, che significano libertà, coraggio e futuro, c’è l’impronta insanguinata del dito di una mano. Mani e piedi: le due cose che ci hanno reso unici, una per correre e pensare, l’altra per costruire e uccidere. Il sangue è il simbolo della vita, ma anche della morte. A noi decidere l’impronta che vogliamo lasciare sul mondo.

INFO e prenotazioni:

Ufficio stampa Rossella Gibellini/PepitapuntoCom


LUCY

Festival di arti performative

e linguaggi della scena technologically oriented

Un progetto di Sblocco5

dal 2 all’8 dicembre 2022

Teatro Testori di Forlì – via Vespucci 13
DAMSLab di BolognaPiazzetta P.P. Pasolini 5b

direzione artistica: Ivonne Capece, Micol Vighi
con il contributo di Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna

Patrocinio Comune di Forlì,
Dipartimento delle Arti Università di Bologna

in partnership con Elsinor Centro di Produzione Teatrale/Teatro Giovanni Testori
Mercoledì 7 dicembre (dalle ore 20.30)

ErosAntEros presenta LIBIA

LUCY |Festival di arti performative e linguaggi della scena contemporanea technologically oriented, ideato dalla Compagnia Sblocco 5, riprende con i suoi eventi mercoledì 7 dicembre, tornando al Teatro Testori di Forlì, con il progetto CENTURY n.1 Politically Connected.

Alle ore 20.30 la compagnia ravennate ErosAntEros, diretta da Davide Sacco e Agata Tomšič, da sempre attenta ai linguaggi del contemporaneo e alla realtà che la circonda, presenta LIBIA, il nuovo spettacolo tratto dall’omonima opera di graphic journalism di Francesca Mannocchi, reporter di guerra, e Gianluca Costantini, artista-attivista. ErosAntEros trasforma le potenti immagini e parole del libro in uno spettacolo multidisciplinare, di forte impegno civile e di alto valore estetico, che crea l’occasione per confrontarsi con il poliedrico musicista Bruno Dorella. Tre gli elementi fondamentali: voce, musica e disegni animati. Il tema dello spettacolo è la Libia dei nostri giorni, ma una Libia diversa da quella dei telegiornali e dei social media: È la Libia dei libici, la Libia delle code fuori dalle banche per procurarsi una moneta che non ha più valore. […] La Libia della gente comune che subisce ogni giorno ricatti dei militari, abusi, rapimenti, e vive perennemente nel terrore. Da un decennio ormai la questione libica divide l’opinione pubblica. Ma come sempre la realtà è più complessa: occorre conoscerla. Questo spettacolo, come il libro da cui trae ispirazione, è un passo in più per farlo. LIBIA è una produzione ErosAntEros – POLIS Teatro Festival, in collaborazione con ARCI; con il supporto di Elsinor Centro di Produzione Teatrale/ Teatro Cantiere Florida e R.A.M.I. Residenza Artistica Multidisciplinare ILINXARIUM nell’ambito del progetto CURA 2021 e di Centro di Residenza della Toscana (Armunia – CapoTrave/ Kilowatt), Comune di Castiglion Fiorentino (AR); con il sostegno di Ministero della Cultura, Regione Emilia-Romagna e Comune di Ravenna.

A seguire (ore 22.00) conversazione con gli artisti: Davide Sacco e Agata Tomšič su Polis Festival e sul progetto Gaia (spettacolo ospite Lucy Festival 2023.

ErosAntEros nasce dall’unione di Davide Sacco, regista, e Agata Tomsic, attrice e dramaturg, nel gennaio del 2010. La loro ricerca porta avanti un teatro impegnato che non rinuncia al valore estetico della forma, in forte relazione con la storia, il presente e i luoghi in cui viene creato, con l’obiettivo di agganciare il teatro alla vita e fare dell’immaginazione un’arma per trasformare il reale. Negli anni sono stati prodotti e sostenuti da importanti istituzioni teatrali, quali ERT – Emilia Romagna Teatro / Teatro Nazionale (Allarmi!), TNL – Théâtre National du Luxembourg (CONFINI), Ravenna Festival (1917, CONFINI), Campania Teatro Festival (CONFINI), Teatro della Toscana (Sconcerto per i diritti), TPE – Teatro Piemonte Europa (Vogliamo tutto!), Teatro della Tosse (CONFINI). Dal 2018 dirigono a Ravenna POLIS Teatro Festival, ospitando artisti di rilevanza internazionale e realizzando progetti partecipativi che prevedono un forte coinvolgimento dei cittadini.

LUCY è un festival multidisciplinare, che coinvolge il pubblico nella scoperta delle nuove frontiere del contemporaneo, attraverso la molteplicità tecnologica dei linguaggi espressivi e della loro innovazione, per favorire la contaminazione tra cultura umanistica e sapere scientifico.

Il Festival ha: il contributo di Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna, il Patrocinio del Comune di Forlì e del Dipartimento delle Arti Università di Bologna; in partnership con Elsinor Centro di Produzione Teatrale / Teatro Giovanni Testori; in collaborazione con: Play-On new storytelling with immersive technologies, DAMSLab La Soffitta, DAR, Altre Velocità, CROSS Alta Formazione autori/attori, C&C Company, Anfibia, Art Factory International, Leggere Strutture Factory, ITCS Gaetano Salvemini Casalecchio di Reno, Museo di Palazzo Poggi Bologna, Fondazione Gualandi a favore dei sordi.

Così il Festival nelle parole di Sblocco 5: Il nome del Festival si ispira a Lucy, la madre dell’umanità, l’ultima generatrice comune di umani e scimpanzé, un anello di congiunzione tra ciò che siamo stati e ciò che potremmo essere. L’obiettivo del festival è proprio quello di tracciare un’indagine sulla storia della psicologia umana dall’alba dell’umanità attraverso performance sonore, experience, spettacoli di teatro e danza ad alto impatto immersivo, incursioni nell’arte visiva, conferenze e workshop che mischieranno ricordi arcaici, passato storico e futuro mitico, attraverso il propagarsi dell’uso della tecnologia, per indagare l’impatto che l’essere umano ha sul mondo e sulla sua specie.

INFO e prenotazioni:
TEL WhatsApp +39 351 734 4915
lucy.segreteria@gmail.com

Biglietti: www.sblocco5.com/lucy-festival-biglietti
sito: www.sblocco5.com/lucy-festival-programma
Facebook: www.facebook.com/lucy.festival
Instagram: www.instagram.com/lucy_festival

Ufficio stampa Rossella Gibellini/PepitapuntoCom


LUCY

Festival di arti performative

e linguaggi della scena technologically oriented

Un progetto di Sblocco5

dal 2 all’8 dicembre 2022

Teatro Testori di Forlìvia A. Vespucci 13
DAMSLab di BolognaPiazzetta P.P. Pasolini 5b

direzione artistica: Ivonne Capece, Micol Vighi
con il contributo di Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna

Patrocinio Comune di Bologna
Dipartimento delle Arti Università di Bologna

in partnership con
Elsinor Centro di Produzione Teatrale/Teatro Giovanni Testori

Lucy, Festival di Arti Performative – Dal 2 all’8 dicembre 2022 nasce e si sviluppa, tra la città di Forlì (Teatro Testori) e Bologna (DAMSLab,) l’edizione zero di LUCY |Festival di arti performative e linguaggi della scena contemporanea technologically oriented, ideato dalla Compagnia Sblocco 5 e la direzione artistica di Ivonne Capece e Micol Vighi.

LUCY è un festival multidisciplinare, che coinvolge il pubblico nella scoperta delle nuove frontiere del contemporaneo, attraverso la molteplicità tecnologica dei linguaggi espressivi e della loro innovazione, per favorire la contaminazione tra cultura umanistica e sapere scientifico.

Lucy è un festival che si può definire diffuso perché mette in comunicazione due città dell’Emilia-Romagna.

Forlì e Bologna, diversissime per storia, cultura e rapporto tra arte comunità e città, si uniscono per creare un ponte culturale che generi reti, interconnessioni, innovazioni, dialoghi: contaminazioni di pensiero, pubblico, artisti, scienziati, e idee.

Il Festival

Il Festival ha: il contributo di Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna, il Patrocinio Comune di Bologna e Comune di Forlì, Dipartimento delle Arti Università di Bologna; in partnership con Elsinor Centro di Produzione Teatrale / Teatro Giovanni Testori; in collaborazione con: Play-On new storytelling with immersive technologies, DAMSLab La Soffitta, DAR, Altre Velocità, CROSS Alta Formazione autori/attori, C&C Company, Anfibia, Art Factory International, Leggere Strutture Factory, ITCS Gaetano Salvemini Casalecchio di Reno, Museo di Palazzo Poggi Bologna, Fondazione Gualandi a favore dei sordi.

Così il Festival nelle parole di Sblocco 5: Il nome del Festival si ispira a Lucy, la madre dell’umanità, l’ultima generatrice comune di umani e scimpanzé, un anello di congiunzione tra ciò che siamo stati e ciò che potremmo essere.
L’
obiettivo del festival è proprio quello di tracciare un’indagine sulla storia della psicologia umana dall’alba dell’umanità attraverso performance sonore, experience, spettacoli di teatro e danza ad alto impatto immersivo, incursioni nell’arte visiva, conferenze e workshop che mischieranno ricordi arcaici, passato storico e futuro mitico, attraverso il propagarsi dell’uso della tecnologia, per indagare l’impatto che l’essere umano ha sul mondo e sulla sua specie.

Emblematica l’immagine-logo scelta per questa edizione zero, che raffigura i piedi di Lucy, la prima donna e l’impronta digitale insanguinata, con un QRCode tatuato su una gamba (che se scansionato porta ai contenuti del festival).

Un QRCode che dalla pandemia in poi è diventato fondamentale per indicare se siamo sani o contagiosi.

Per questo accanto ai piedi, che significano libertà, coraggio e futuro, c’è l’impronta insanguinata del dito di una mano.

Mani e piedi: le due cose che ci hanno reso unici, una per correre e pensare, l’altra per costruire e uccidere.

Il sangue è il simbolo della vita, ma anche della morte.

A noi decidere l’impronta che vogliamo lasciare sul mondo.

venerdì 2 dicembre

LUCY si apre venerdì 2 dicembre (ore 20.30), al Teatro Testori di Forlì, con lo spettacolo Frankenstein della compagnia Sblocco5, ideatrice del Festival, con la regia di Ivonne Capece, una produzione Elsinor Centro di Produzione Teatrale.

Frankenstein, lavoro di teatro immersivo con una forte componente di video, ologrammi, cuffie wireless e utilizzo della Binaural Dummy Head, innovativo microfono a forma di testa umana che riproduce il suono a 360° con effetti di realismo fantasmagorici, per una originale versione del Frankenstein di Mary Shelley tutto al femminile, che mescola romanzo e ricordi della vita dell’autrice.

Si prosegue (ore 22.15) con il Talk che vede protagonista Dirk Neldner, direttore artistico del progetto europeo PLAY-ON New storytelling with immersive technologies di cui lo spettacolo Frankenstein fa parte.

Finale di serata con brindisi di inaugurazione del Festival.

Sabato 3 dicembre

Sabato 3 dicembre il palcoscenico del Teatro Testori di Forlì ospita LUCY EXPERIENCE Performance in 3 Ritmi.

Il progetto si apre (ore 19.00) con Chasing di Simone Arganini/Compagnia Collettivo Cinetico spettacolo di danza contemporanea con sensori di movimento sul corpo del danzatore, in grado di attivare luci e audio.

Sul palco un uomo e la sua tecnologia.

Un performer ed un software informatico che reagisce in tempo reale al movimento umano.

Si prosegue (ore 20.30) con I’m not what I am, lettura performativa multimediale su Otello di Shakespeare in cuffie wireless.

L’attore e regista Michele di Giacomo e direttore del Fu Me Festival di Cesena legge dal vivo passi dall’Otello, accompagnato da Ivonne e Capece e dalla performance-video realizzata dagli allievi Alta Formazione Autori/Attori CROSS.

Conclude (ore 21.30) l’intensa giornata Conversio/esodo, estratto video da Orestea Agamennone/Schiavi/Conversio, sull’Orestea di Eschilo, della Compagnia Anagoor drammaturgia e regia Simone Derai.

Contributo video di straordinaria bellezza della compagnia vincitrice del Leone d’Argento Biennale di Venezia 2018, sul capolavoro di Eschilo.

L’origine della ricerca di un vocabolario teatrale per descrivere le macerie dell’Occidente scaturisce da un’immersione bruciante nella poesia e nel sistema filosofico di Eschilo di cui l’Orestea rappresenta la summa incendiaria, un laboratorio fondativo.

Eschilo è insieme il porto di partenza e il vascello da cui continuiamo a osservare le coste devastate del mondo.

Domenica 4 dicembre

Domenica 4 dicembre il Festival fa tappa per l’intera giornata al DAMSLab/Auditorium di Bologna con il progetto LUCY IN THE SKY: esperimenti per la scena futura, in collaborazione con DAMSLab | Dipartimento delle Arti – Università di Bologna.

Mattina

Si inizia (ore 11.30) con Turn on your ears – il teatro in podcast un progetto di Altre Velocità dedicato all’audiodramma contemporaneo, a cura di Ilaria Cecchinato e Rodolfo Sacchettini.

Si attraverseranno esperienze di audio-teatro, sonorità e narrazioni di ieri e di oggi, lungo i tracciati del genere fantascientifico e di quello distopico, emblematici delle potenzialità creative del suono e della voce.

Pomeriggio

Nel pomeriggio al DAMSLab/Teatro si presenta Gradi di Libertà.

Corpi, algoritmi e creatività progetto di Matteo Casari (Università di Bologna) Esperimento artistico-scientifico tra danzatori, programmatori, robot e pubblico su Creatività e Robotica col coreografo Carlo Massari in collaborazione con Performing Robots.

Interdisciplinary Research Group (Università di Bologna) con il Patrocinio del Dipartimento delle Arti.

3 step per comparare la creatività umana e quella sviluppata da un’intelligenza artificiale.

Performer e pubblico saranno coinvolti in uno studio attualmente in corso al Dipartimento di Informatica Scienza e Ingegneria dell’Università di Bologna.

Si inizia (ore 15.00) con Grado di libertà n.1 La teoria, conferenza con Matteo Casari e Cinzia Toscano che descrivono l’esperimento, offrendo uno spaccato sul rapporto tra teatro, robotica e intelligenza artificiale tra Oriente e Occidente.

Il coreografo Carlo Massari illustra lo Step2: l’esperienza dei performer nei tre giorni di lavoro.

Allegra De Filippo, componente del team che conduce la sperimentazione sulle coreografie sviluppate da un algoritmo all’Università di Bologna, offrirà uno spaccato sul campo dell’AI & creativity.

ore 16.00

A seguire (ore 16.00) si presenta Grado di libertà n.2 L’esperimento.
Esperimento col pubblico.

Trenta danzatori dell’Accademia di Alta Formazione Internazionale Anfibia guidati dal coreografo Carlo Massari di C&C Company si confronteranno con “rivali” Robot sul piano della creatività.
E’ stato fornito a entrambi un alfabeto fisico.

Danzatori e robot hanno lavorato creando micro-coreografie a partire dallo stesso vocabolario e da una forte limitazione delle possibilità: pochi movimenti, musiche prefissate, durata per ciascuna sequenza 2min.

L‘esito è aperto al pubblico che potrà votare il grado di creatività e artisticità espresso dal robot rispetto a quello degli artisti umani.

Le danze artificiali saranno interpretate da una simulazione 3D del Robot Nao.

mercoledì 7 dicembre

Il Festival riprende con i suoi eventi mercoledì 7 dicembre, tornando al Teatro Testori di Forlì, con il progetto CENTURY n.1 Politically Connected.

Alle ore 20.30 la compagnia ravennate ErosAntEros, diretta da Davide Sacco e Agata Tomšič, da sempre attenta ai linguaggi del contemporaneo e alla realtà che la circonda, presenta LIBIA, il nuovo spettacolo tratto dall’omonima opera di graphic journalism di Francesca Mannocchi, reporter di guerra, e Gianluca Costantini, artista-attivista.

ErosAntEros trasforma le potenti immagini e parole del libro in uno spettacolo multidisciplinare, di forte impegno civile e di alto valore estetico, che crea l’occasione per confrontarsi con il poliedrico musicista Bruno Dorella.

Tre gli elementi fondamentali: voce, musica e disegni animati.

Il tema è la Libia dei nostri giorni: una Libia diversa da quella di telegiornali e social.

Alle ore 22.15 Mirage/Forse una città.

Installazione con performance vocale di Collettivo ADA (vincitore premio Pim-Off 2020 per il Teatro Contemporaneo e vincitore di LMDP – Festival Internazionale di Teatro Arte e Nuove Tecnologie di Kyber Teatro 2022) presenta una pillola del suo nuovo progetto (che sarà ospite di Lucy Festival 2023), una performance multimediale divisa in tre moduli indipendenti, tre percezioni urbane deformate, tre miraggi sul tema della città.

A seguire (ore 22.30) conversazione con gli artisti: Davide Sacco e Agata Tomšič su Polis Festival e sul progetto Gaia (spettacolo ospite Lucy Festival 2023); conversazione con Pasquale Passaretti di Collettivo ADA attore, drammaturgo e regista teatrale, sugli spettacoli Forse una Città e Twittering Machine (ospiti Lucy Festival 2023).

Giovedì 8 dicembre

Giovedì 8 dicembre ultima giornata, al Teatro Testori, con CENTURY n.2 Politically Connected. Alle ore 20.30 è in scena Dux Pink, spettacolo della Compagnia Sblocco5, regia e interpretazione Ivonne Capece.

Monologo con interazione video su 4 donne del fascismo: Clara Petacci, Edda Ciano, Margherita Sarfatti e Rachele Guidi, a 100 anni esatti dalla Marcia su Roma, per riattraversare un momento cruciale della storia italiana in una lente total pink, fuori dagli stereotipi di genere.

ore 22.00

A seguire (ore 22.00) Party del corpo Vol. 2: video-performance di Massimiliano Briarava a partire dalle Metamorfosi di Ovidio, performer e riprese degli studenti dell’Istituto Salvemini.
Con il contributo di MIUR – Piano Triennale delle art e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna – INS (Insieme nella scuola), Vincitore del Premio Vignali 2021 (Fondazione Modena Arti Visive), Vincitore del Premio Luca de Nigris 2022 (Cineteca di Bologna).

A seguire talk con l’artista su memoria, mito, tecnologia e nuove generazioni e talk con Federico Bellini sul ruolo delle nuove scritture per la scena in tempi di contaminazioni tecnologie.

Federico Bellini lavorerà con gli allievi dell’Alta Formazione CROSS 2023 per la realizzazione di un esperimento drammaturgico che verrà ospitato in Lucy Festival 2023.

Saluti finali e appuntamento per la prossima edizione di LUCY FESTIVAL.

INFO e prenotazioni:

LUCY Festival di arti performative – Programma in PDF ->


(S)Blocco5

(S)Blocco5 è una compagnia e un Centro di ricerca teatrale che nasce a Bologna nel 2016 dalla regista e attrice Ivonne Capece e la visual artist Micol Vighi. A loro si affiancano artisti e collaboratori che cambiano a seconda del progetto. (S)Blocco5 si muove attraverso linguaggi eclettici, con una predisposizione per elementi sonori e visivi tecnologici e immersivi, tra teatro di parola a visione frontale, performance fisica ed happening. La sua ricerca combina un’estetica iconica, pittorica con una ricerca drammaturgica aspra e lirica, spesso elaborata a partire da materiali saggistici.

LUCY

Nel 2022 il gruppo presenta LUCY, finalista Biennale College Teatro 2022 diretta da Stefano Ricci e Gianni Forte, sezione performance internazionale site-specific under40.

FRANKESTEIN

Dello stesso anno è FRANKESTEIN produzione ELSINOR-centro di produzione teatrale, all’interno del progetto europeo Play-On New storytelling with immersive technologies, sul capolavoro di Mary Shelley che pone al centro la vita dell’autrice, regia con complesso sistema video, ologrammi cuffie wireless e innovativo audio binaurale.

DUX PINK

Nel 2022 debutta anche DUX PINK, monologo audace e anticonformista che presenta il ventennio fascista in chiave totally pink: 4 donne simbolo del regime, per rovesciare stereotipi di genere.

Del 2021 THINKING BLIND, finalista della Biennale College Teatro 2021 diretta da Stefano Ricci e Gianni Forte, sezione performance internazionale sitespecific under4, un lavoro emotivo e onirico in cuffie wireless su Aids e diritti civili a partire da“Chroma” e “Blue” di Derek Jarman.

THINKING BLIND

Del 2021 è anche la performance 20/20 IL FUTURO E’ GIA’ IN ONDA, un confronto tra due bienni in cui l’Italia ha tremato, a distanza esatta di 100 anni uno dall’altro: il Biennio Rosso e il Biennio della Pandemia,in partnership con ELSINOR-Centro di Produzione Teatrale, finanziato da Regione Emilia Romagna e in collaborazione con Walter Valeri, assistente di Dario Fo e Franca Rame. 20/20 è vincitore del Bando per la Memoria 2020 di Regione Emilia Romagna in partnership con ELSINOR-Centro di produzione teatrale, finalista al Festival Teatrale di Resistenza 2021 Cervi.

ASSALTO AL CIELO

Del 2021 è anche l’audio-performance ASSALTO AL CIELO, su Alice Disambientata di Celati, per i 50 anni del DAMS, realizzata col sostegno del Comune di Bologna.

CONFINI LISCI e CORPI ESTRANEI

Nel 2020 nascono CONFINI LISCI, dialogo creativo tra performer contemporanei e danzatori di liscio, tra storia, performance e balli tradizionali, finanziato da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna; e CORPI ESTRANEI. AFFRESCO COLLETTIVO DI CORPI IN CRISI, video-performance, esperimento multi-disciplinare di creazione condivisa con la cittadinanza per raccontare lo spaesamento dei nostri corpi durante il primo lock-down; il progetto è stato finanziato dal Comune di Bologna.

MEDIATORI DEL REALE di ERT

Nello stesso anno nasce MEDIATORI DEL REALE di ERT-Emilia Romagna Teatro da cui si sviluppa la performance ISOLE: 4 registi, 40 performer non professionisti, 2 sound-designer costruiscono visioni della Pandemia e del concetto di Isolamento.

INSIDE

Nell’estate 2020 debutta la performance INSIDE | ME. DIALOGHI FALLIMENTARI CON LA NATURA, presso InsOrti 2020 Festival d’arte performativa, spettacolo site-specific dall’anima violenta e poetica, sul rapporto tra forza umana e naturale, realizzato nei giardini d’Italia o in luoghi a contatto con la Natura.

IL BUE NERO

Nel 2019 debutta IL BUE NERO un lavoro di Body History: la storia del corpo di Mussolini, primo spettacolo di una trilogia dal titolo IO NON CI SONO, sulla memoria fascista, antifascista e post-fascista in Italia, vincitore del Bando per la Memoria di Regione Emilia Romagna 2019 in partership con ELSINOR-Centro di produzione teatrale.

IL PIACERE DI CONOSCERTI

Del 2018 è la ricerca IL PIACERE DI CONOSCERTI, performance su sessualità e politiche del corpo con interpreti under18 e over65 (con disturbi della memoria).

Blocco5 inizia il suo viaggio nel 2016

(S)Blocco5 inizia il suo viaggio nel 2016 con STUDI SU T: INDAGINI SULLA PROVVIDENZA a partire dalle opere LA MONACA DI MONZA e I PROMESSI SPOSI ALLA PROVA di Giovanni Testori, autore controverso: iper-cattolico, omosessuale, dalla scrittura violenza e iper-letteraria.

Da anni Sblocco5 cura anche progetti didattici e di Alta Formazione presso diverse realtà del territorio nazionale, lavorando con centinaia di allievi.

Dal 2022 cura la direzione artistica di LUCY.
Festival di arti performative e linguaggi della scena technologically oriented, con il contributo di Regione Emilia Romagna e Comune di Bologna, patrocinio del Comune di Forlì, in partnership con ELSINOR Centro di produzione teatrale.


Ufficio stampa Rossella Gibellini/PepitapuntoCom

Dettagli

Inizio:
2 Dicembre 2022
Fine:
8 Dicembre 2022
Categorie Evento:
, ,
Tag Evento:
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Sito web:
https://www.sblocco5.com/lucy-festival-programma

Luogo

Forlì
Forlì,Forlì-Cesena (FC)

Altro

Regione
Emilia-Romagna