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FARÒ CULTURA
19 Marzo 2022
ASSOCIAZIONE ITALIANA GIOVANI PER L’UNESCO
Presentazione del progetto EDU 2022
FARÒ CULTURA
Sabato 19 Marzo 2022 Ore 10.30-12.30
LUISS (Sala E. Toti), Viale Romania, 32 – Roma
Ingresso su prenotazione alla mail lazio@aiguofficial.it
FARÒ CULTURA – Sarà presentato sabato 19 marzo a Roma, presso la LUISS, Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli, il programma nazionale EDU 2022 che l’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO (AIGU) dedica annualmente al Patrimonio. Il tema della conferenza, che si svolgerà in presenza e in diretta streaming sui canali social dell’Associazione a partire dalle ore 10,30, sarà rivolto esclusivamente alla Cultura, al fine di mettere in luce il suo essere fonte di benessere e nuova energia per una società inclusiva e sostenibile.
“La consapevolezza e l’attivismo – dichiara la presidente di AIGU Chiara Bocchio – nascono a partire dalla scuola, incubatore di sogni, speranze e capacità di tanti giovani, dal momento che è proprio l’educazione scolastica a poter ispirare efficaci cambiamenti. Qui si inserisce il nostro progetto EDU, programma nazionale rivolto alle scuole e alle università, che annualmente vede l’attivazione da parte dei nostri gruppi regionali di laboratori didattici su tematiche UNESCO e che negli ultimi cinque anni ha coinvolto più di 7000 studenti in oltre 200 istituti scolastici con molteplici attività, tra cui iniziative di valorizzazione relative ad aree interessate da designazioni UNESCO, progetti di sensibilizzazione su inquinamento del mare, diversità culturale, parità di genere, rigenerazione urbana e valorizzazione del patrimonio naturale e culturale.”
“Farò Cultura”,
questo il titolo della nuova edizione di EDU, intende formare i giovani come cittadini consapevoli e responsabili attraverso attività laboratoriali che aiutino a conoscere il Patrimonio culturale (materiale e immateriale) del territorio nonché la sua importanza per la comunità tutta. A seguito dell’emergenza da Covid-19, il settore culturale è stato uno dei più colpiti ed ha visto – con la chiusura dei luoghi preposti e la sospensione delle specifiche attività – venir meno quei momenti di aggregazione legati all’intrattenimento tipici della vita quotidiana. La necessità della Cultura, non solo come rimedio all’angoscia ma come sale della vita stessa impone la comunicazione della sua essenza e funzione alle nuove generazioni, con la responsabilità di preservarne e valorizzarne il patrimonio, affinché tale eredità possa essere fruita anche in un futuro lontano.
Con queste premesse, i membri AIGU operano costantemente per dare voce ai bisogni e alle necessità dei propri territori dedicando il proprio tempo libero ad attività di valorizzazione culturale e di sensibilizzazione. Un input generato dalla Convenzione di Faro, adottata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa il 13 ottobre 2005, che sottolinea gli aspetti importanti del patrimonio culturale in relazione ai valori, ai significati e agli usi che le persone vi attribuiscono. Un protocollo che ha generato una vera e propria svolta in merito al rapporto tra patrimonio culturale e comunità locale, poiché riconosce l’eredità culturale come fattore cruciale per la crescita sostenibile, lo sviluppo umano e la qualità della vita e introduce il diritto al patrimonio culturale.
“Secondo questi principii – continua la presidente – il nostro programma EDU può essere quindi sintetizzato in due parole: cittadinanza attiva, realizzato proprio entrando nelle scuole e sviluppando iniziative rivolte ai giovani, tali da aumentare la loro conoscenza e consapevolezza circa il patrimonio e fornendo gli strumenti per valorizzarlo e trasmetterlo. Beneficiare dei beni di oggi senza compromettere le possibilità delle future generazioni di goderne è un fattore di sostenibilità ed è pertanto nostra responsabilità, mantenere e valorizzare questo lascito che ci è stata affidato”.
I laboratori di EDU, che il 19 marzo verranno presentati per ogni regione nelle proprie specificità, con approfondimenti sul progetto per il Lazio “La mia scuola creativa”, si prefiggono dunque uno scopo “ricreativo”, nella duplice accezione del termine: creare qualcosa di nuovo e ricrearsi, a partire dalla cura e dalla costruzione del Patrimonio.
Alla presentazione parteciperanno i rappresentanti nazionali e regionali di AIGU, oltre a partner legati al mondo dell’arte ed esponenti di Fondazione Cinema per Roma – Ente Attuatore Rome City of Film UNESCO.
PROGRAMMA FARÒ CULTURA:
Presentano Farò Cultura:
Alessandro Luciani – Rappresentate Regione Lazio – AIGU
Vladislava Zueva – Socia Regione Lazio – AIGU
Ore 10.30:
Apertura Evento – Saluti istituzionali;
- Video Messaggio della dott.ssa Luisella Pavan-Woolfe – Director del Consiglio D’Europa a Venezia.
- Presentazione del Programma EDU dell’Associazione per l’anno scolastico 2021-2022;Intervengono:
Chiara Bocchio – Presidente Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO
Pietro Bova – Referente Nazionale Progetto Edu dell’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO
- Presentazione del progetto regionale del gruppo AIGU Lazio “La mia scuola creativa” e intervento di partner a testimonianza del valore dell’arte, della creatività e della cultura per il benessere socialeIntervengono:
Beatrice Palazzoni – Referente EDU Regione Lazio
Camilla Donà Dalle Rose – Socia AIGU
Fondazione Cinema per Roma – Ente Attuatore Rome City of Film UNESCO - Domande
Ore 12.30: Fine dei lavori – Farò Cultura
L’Associazione Italiana Giovani per l’UNESCO è un’associazione di volontari, nata nel 2015 come Comitato Giovani della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO (CNI) e nel 2018 l’Associazione è stata riconosciuta ufficialmente come Membro delle Associazioni e Club per l’UNESCO. È costituita di 300 giovani tra i 18 e i 35 anni, presenti in ogni regione d’Italia. L’Associazione GIOVANI per l’UNESCO è infatti l’associazione giovanile per l’UNESCO più grande al mondo e nel 2018 ha avuto l’onore di ricevere la Medaglia di Rappresentanza dal Presidente della Repubblica.
L’ obiettivo comune dell’Associazione è quello di sviluppare iniziative che sensibilizzino e coinvolgano direttamente le giovani generazioni sui valori e programmi UNESCO, i quali insegnano che nessuno dev’essere messo da parte e che in questo contesto anche i giovani devono necessariamente essere e sentirsi più coinvolti nei processi decisionali, proprio perché le scelte che verranno prese oggi avranno un impatto sulla realtà che i giovani vivranno un domani.