AAMOD: otto opere in concorso ai Nastri d’Argento 2022

AAMOD: otto opere in concorso ai Nastri d’Argento 2022

AAMOD: otto opere, realizzate in collaborazione con l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, in concorso ai Nastri d’Argento 2022

AAMOD: otto opere in concorso ai Nastri d’Argento 2022 – AAMOD, la Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico da sempre impegnata nel campo degli audiovisivi e della multimedialità per favorire la conoscenza storica, la costruzione, la comunicazione e la trasmissione della memoria collettiva del lavoro, del movimento operaio e della vita sociale, è lieta di annunciare le opere candidate in concorso ai prossimi Nastri d’Argento che vedono la collaborazione dell’Archivio. Si tratta di: ONDE RADICALI di Gianfranco Pannone, VIAGGIO NEL CREPUSCOLO di Augusto Contento e LOS ZULUAGAS di Flavia Montini (sezione CINEMA DEL REALE); IL MONDO A SCATTI di Cecilia Mangini, Paolo Pisanelli, L’ONDA LUNGA – STORIA EXTRA-ORDINARIA DI UN’ASSOCIAZIONE di Francesco Ranieri Martinotti, MARINA CICOGNA – LA VITA E TUTTO IL RESTO di Andrea Bettinetti e PER LUCIO di Pietro Marcello (sezione CINEMA SPETTACOLO CULTURA); LUSSU di Fabio Segatori (sezione DOCUFILM).

AAMOD augura agli autori, ai produttori e ai cast artistici e tecnici che hanno contribuito alla realizzazione di questi lavori un successo per la migliore fruizione e diffusione globale dell’opera in futuro, nel nome della creatività ispirata al riuso del cinema d’archivio.

ONDE RADICALI

Una radio che ha contribuito a liberare l’Italia da tabù e pregiudizi, è la protagonista di questo film documentario. Le voci storiche di Radio Radicale si raccontano e fanno rivivere l’avventura giornalistica e politica cominciata nel 1976. Dalla morte di Giorgiana Masi al caso Tortora, dal rapimento del giudice D’Urso all’uccisione del giornalista Antonio Russo, le storie, spesso controverse, di un Paese e gli ideali di chi voleva cambiarlo.

VIAGGIO NEL CREPUSCOLO

Viaggio nel crepuscolo percorre le strade che portano nella fredda oscurità del declino italiano: della famiglia, della società patriarcale, delle istituzioni scolastiche, della religione. In una terra dove lo spazio comune, pubblico, condiviso, è plasmato da un egoismo incolore, amorfo, persino gli ideali rivoluzionari, socialisti, comunisti, miscelati al cattolicesimo manicheo, si sono tramutati in dogmi fideistici e totalitari.

Fin dalla sigla iniziale l’animazione esprime questo misto di luoghi fantasmatici, austeri e decadenti. Mescolando finzione e documentario, il film decostruisce radicalmente le forme narrative. I film di Bellocchio diventano dei versi poetici che creano nuovo senso; lo stesso vale per gli archivi, il cui utilizzo non è più funzionale alla narrazione, ma alla poesia. Viaggio nel crepuscolo propone un montaggio “quantistico”: molteplici stilemi e generi cinematografici come fossero universi paralleli che si riflettono l’uno nell’altro determinando forma, ritmo e contenuto dello spazio-tempo filmico, per parlare delle principali questioni italiane e internazionali, partendo da Bellocchio per proseguire in un universo che ridà voce a operai e contadini, cristallizzando alcune svolte epocali.

LOS ZULUAGAS

Camilo, 35 anni, figlio dei guerriglieri colombiani Bernardo Gutierrez Zuluaga e Amparo Del Carmen Tordecilla, torna nel suo paese d’origine dopo 25 anni di esilio in Italia. Nel tentativo di comprendere le scelte radicali dei suoi genitori, si immerge nell’archivio di famiglia. Straordinari film amatoriali e scritti privati rivelano conflitti mai sopiti e memorie dolorose.

Quelle di un padre, comandante rivoluzionario, che ha sacrificato tutto in nome della lotta politica, ma che ha visto il suo sogno di giustizia svanire.

Quelle di un figlio, cresciuto all’ombra di un uomo carismatico ma ingombrante, incapace di accogliere i bisogni di un bambino.

Quelle di una madre. Un fantasma che agita i sonni di Camilo da quando aveva 5 anni.

Un’occasione unica per dar vita a un dialogo impossibile, a lungo desiderato ma mai veramente avvenuto.

IL MONDO A SCATTI

Cecilia Mangini, la prima documentarista italiana del dopoguerra, racconta il suo legame con le immagini sin da quanto era bambina e andava la domenica a visitare i musei a Firenze. Oltre al cinema, una delle sue grandi passioni è stata la fotografia che, come lei stessa ha sottolineato, “è stata l’allenamento alla rapidità della cattura dell’immagine”. Ripresa da Paolo Pisanelli, anche lui, fotografo, regista e direttore artistico del Festival Cinema del Reale a Specchia, ripercorre alcune delle fasi più importanti della sua formazione, delle esperienze fondamentali della sua vita, degli incontri con Pasolini e Zavattini. Da sempre legata alla pellicola ma sempre curiosa nei confronti delle novità, si avventura alla scoperta dei limiti ma anche delle risorse del digitale.

L’ONDA LUNGA – STORIA EXTRA-ORDINARIA DI UN’ASSOCIAZIONE

In quasi 70 anni di vita, quelle dell’Associazione Nazionale Autori Cinematografici non sono state soltanto battaglie per le politiche sul cinema. C’è stato molto altro nella storia di questa associazione fondata nel 1952 da Zavattini, Amidei, Rossellini e numerosi altri autori.

Qualcosa che non trova riscontro in alcun altra istituzione di questo Paese. Qualcosa che travalica le rivendicazioni professionali degli autori di cinema e che riguarda più in generale l’impegno civile e la cultura italiana. Va ricordata infatti la presenza nelle sue file di personalità come De Sica, Pasolini, Damiani, Scola, Age, Scarpelli, Rosi, Cecchi d’Amico, i quali, prima di essere autori di cinema erano grandi intellettuali.

Attraverso le testimonianze dirette di alcuni di loro, con le interviste inedite a Lizzani, Gregoretti, Maselli, Greco, Montaldo, Bellocchio, Wertmuller – interviste provenienti dall’archivio dell’Anac – tramite i repertori dell’Istituto Luce e Aamod, si ripercorrono le tappe di questa straordinaria storia che va considerata a pieno titolo parte integrante della nostra storia della seconda metà del Novecento.

MARINA CICOGNA – LA VITA E TUTTO IL RESTO

Marina Cicogna è stata la prima produttrice ad affermarsi in un mondo maschile. Protagonista della grande stagione del cinema italiano d’autore tra la fine degli anni Sessanta e i Settanta, è vincitrice di un Oscar e due GranPrix a Cannes e un Leone d’Oro a Venezia. Un’aristocratica, coraggiosa e trasgressiva donna libera, che ha fatto sempre quello che ha voluto e finalmente si racconta, attraverso conversazioni, clip dei suoi film, foto, ricordi di amici e personalità del cinema, della cultura e della moda.
Produttrice di avanguardia, nipote di Giuseppe Volpi, inventore della Mostra del Cinema di Venezia, ha lavorato con registi come Elio Petri, Lina Wertmuller, Pier Paolo Pasolini, Vittorio De Sica, Sergio Leone, Francesco Rosi, Liliana Cavani e attori come Mariangela Melato, Giancarlo Giannini, Gian Maria Volonté.

PER LUCIO

Per Lucio è un viaggio visivo e sonoro nell’immaginario poetico e irriverente del cantautore bolognese Lucio Dalla. Una narrazione inedita del suo mondo condotta attraverso le parole del suo fidato manager Tobia e del suo amico d’infanzia Stefano Bonaga. Il film unisce biografia e storia, realtà e immaginario, dando vita a un ritratto che attinge dall’infinito bacino dei repertori pubblici e privati, storici e amatoriali. Liriche e musiche dipingono un’Italia sotterranea e sfumata, immergendo lo spettatore in una libera narrazione del Paese attraverso i tragici eventi del periodo e il boom economico.
Questa è l’Italia degli ultimi e degli emarginati, questa è l’Italia di Lucio.

LUSSU

Eroe di guerra e pacifista, Emilio Lussu riceve 4 medaglie al valor militare e racconta l’assurdo massacro della Grande Guerra in “Un anno sull’altopiano”. Fonda il Partito Sardo d’Azione. Eletto onorevole, combatte il Fascismo che lo spedisce al confino, a Lipari. Da qui, nel luglio del 1929, scappa su un motoscafo assieme a Carlo Rosselli in Francia dove rimarrà fino al 1943. Con Rosselli fonda a Parigi “Giustizia e Libertà”, la prima organizzazione antifascista. Mentre partecipa alla Guerra Civile Spagnola deve rientrare a Parigi per i funerali di Rosselli, ucciso dai Cagoulards. Si sposta a Marsiglia per organizzare l’espatrio di decine di antifascisti e dopo la caduta di Mussolini rientra in Italia. Sarà ministro nei governi Parri e De Gasperi.

LUSSU racconta l’avventurosa vita di un uomo che si è sempre battuto per la libertà, ma è anche la storia di un grande amore: quello con Joyce Salvadori, compagna di una vita, anche lei partigiana, scrittrice, attivista per i diritti delle donne e per i paesi in via di sviluppo.

ARCHIVIO AUDIOVISIVO DEL MOVIMENTO OPERAIO E DEMOCRATICO

Telefono +39 06 57305447 – e-mail eventi@aamod.it
Sito web: https://www.aamod.it/

Fonte:
Ufficio stampa AAMOD: Elisabetta Castiglioni

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